Strada Provinciale Volterrana, Gambassi Terme, 50050 Gambassi Terme (FI)
0571678079 Sito Web
Il Castagno si trova in posizione panoramica a 500 m s.m. sul territorio di Gambassi Terme. Vi offre ospitalità in una splendida villa del 1600 il cui antico rimessaggio di carrozze, trasformato in una bellissima sala con caratteristiche volte a mattoncino, rappresenta oggi il luogo ideale dove celebrare il vostro matrimonio.
Spazi e capienza
La struttura è costituita da vari spazi: una sala da pranzo con soffitto a volta, un immenso parco, una suggestiva piscina ideale per allestirvi il buffet di nozze, appartamenti e stanze e la chiesa. L'Azienda Agraria Il Castagno ha api spazi per accogliere cerimonie di oltre 100 invitati, in un ambiente elegante e raffinato.
Servizi offerti
Il parco di circa 130 ettari è caratterizzato da una grande varietà di alberi e piante e da un laghetto con cigni. Lo spazio è la scenografia ideale dove scattare le vostre foto ed immortalare il vostro amore in una cornice da sogno. Inoltre è possibile allestire il banchetto all’aperto nella bella stagione.
Le stanze e gli appartamenti sono arredati in sintonia con l’eleganza della villa e si prestano ad ospitare i vostri invitati. Gli alloggi hanno una capienza di 110 posti letto. A disposizione degli ospiti servizi di ogno tipo.
Potrete scegliere di celebrare la cerimonia religiosa delle vostre nozze in una delle bellissime chiese di San Gimignano (10 Km), oppure la vostra unione civile nel Palazzo Pretorio di Certaldo (10 Km), nel palazzo storico di Volterra (10 Km) o addirittura nel parco privato della nostra villa padronale.
Cenni storici
La villa venne costruita nel 1660 dai Ruccini di Firenze, una famiglia senatoria che era solita utilizzare la dimora nei mesi estivi. Ereditata nel 1815 dai Marchesi Capponi di Firenze, la villa ospitò varie volte Sua Altezza Reale il Granduca di Toscana per poi passare, nel 1834, nelle mani del Marchese Attilio Incontri.
Il Castagno, in origine, si estendeva dal fiume Era al fiume Elsa con i suoi migliaia di ettari. Nel corso dei secoli divenne un tipico esempio di fattoria e nel 1998 venne acquistato dalla famiglia Bottai, la quale, come si evince dalla fama attuale, ha saputo ripristinare la sua antica bellezza seicentesca.
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