Carissime sposine, in questo articolo vogliamo fare finalmente chiarezza su determinati aspetti che coinvolgono
il rito civile e religioso nei matrimoni ed eliminare alcuni luoghi comuni che resistono da tempo.
Molto spesso le coppie che affrontano l'organizzazione del proprio matrimonio e in particolare in riferimento alla cerimonia, danno per scontato delle procedure che non sono affatto ammissibili.
Esistono infatti delle regole ben precise e delle limitazioni non indifferenti da rispettare. Fra le tante analizziamo insieme le più comuni:
Sebbene molte coppie pensino il contrario, il rito religioso quasi sempre non può essere celebrato all'aperto in quanto il rito canonico prevede i Sacramenti all'interno della Chiesa. Salvo casi rarissimi che avvengono solitamente per ragioni d'emergenza o in presenza di siti archeologici molto antichi in cui ci sono degli altari all'esterno e la Curia autorizza la celebrazione del matrimonio, il rito cattolico all'aperto non si può fare!
2- Rito civile all'aperto
Diversamente da quello religioso il rito civile è da qualche anno possibile. La forte domanda da parte delle coppie ha convinto moltissimi amministratori ad eleggere dei siti comunali anche all'aperto. Va specificato però che i costi da affrontare per le coppie che si vogliono sposare all'aperto sono più alti rispetto a un matrimonio nella classica sala comunale al chiuso.
3- Rito civile in location e rito simbolico
Nella location e villa dove si terrà il ricevimento nuziale non è possibile celebrare il rito civile, bensì il rito simbolico che però non ha nessun valore dal punto di vista legale. Molte coppie infatti vanno preventivamente in Comune per mettere le firme ufficiali che garantiscono la validità dl matrimonio per poi festeggiare l'unione in maniera simbolica direttamente nella location con amici e parenti. I riti simbolici più gettonati sono i seguenti:
- Rito del calore degli anelli;- Rito delle rose;- Rito delle mani;- Rito della velazione;- Rito della sabbia;- Rito delle candele;
Nonostante il rito simbolico non abbia una validità legale, è molto apprezzato da tutte le coppie in quanto ha un impatto emozionale ed è molto sentito sia dai partecipanti che dagli ospiti. Non è una recita bensì un rito coinvolgente che può facilmente far commuovere.
Oltre al funzionario del Comune, la cerimonia con rito civile può essere celebrata da qualunque persona che abbia i requisiti di eleggibilità a consigliere comunale (maggiorenne, italiano e senza precedenti penali). La procedura prevede una semplice istanza al Sindaco in cui si richiede di far celebrare il proprio matrimonio a una persona che non lavora in Comune, amico/a, fratello o sorella, parente. Chiunque voi desideriate può diventare il celebrante del vostro matrimonio!
Sebbene sia possibile, previo accordo con il Parroco o con il funzionario dl Comune, avere 4 testimoni sedute accanto a voi durante la cerimonia, dovete sapere però che I testimoni "legalmente" sono due. La firma sull'atto di matrimonio nel matrimonio civile viene messa soltanto da un unico testimone per ogni sposo. Diversamente in Chiesa è consentita la firma di 4 persone due per ogni sposo/a. Le restanti persone che voi vorrete avere a vostro fianco hanno esclusivamente un ruolo simbolico e non hanno potere di firma e nessun ruolo legale. Da ciò deriva la necessità di decidere preventivamente chi dovrà firmare l'atto di matrimonio.
Se volete sposarvi in una città diversa da quelle da cui provenite, dovete sapere che non è cosi semplice. I Sacerdoti, per ordine dei Vescovi, cercano di mantenere la celebrazione dei matrimoni all'interno della loro comunità. Da ciò deriva che gli sposi si possono spostare all'interno della propria Diocesi da una Chiesa all'altra senza alcuna difficoltà, mentre hanno bisogno di un'autorizzazione molto specifica per sposarsi in una Chiesa che appartiene ad una Diocesi diversa, a seguito di una domanda destinata alla Curia in cui vengono specificate le motivazioni dello spostamento. La regola purtroppo è estremamente rigida e I vescovi raramente autorizzano deroghe.
Il Battesimo assolutamente si! non è possibile avere una cerimonia cattolica se non si è battezzati. Per quanto riguarda il Sacramento cresimale vanno fatti alcuni distinguo: la norma di diritto canonico afferma che
"i cattolici non cresimati devono prevedere se possibile senza grave incomodo"; Da ciò deriva un ampio margine di interpretazione in capo alle decisioni dei Sacerdoti.
In Chiesa è possibile celebrare un matrimonio in cui non entrambi gli sposi siano cattolici, perfino tra un cattolico e un ateo dichiarato. In questi casi il rito viene parzialmente modificato con l'aggiunta di letture pagane oltre a quelle cattoliche. Lo sposo non cattolico ovviamente non farà la comunione. L'unico vincolo che viene richiesto ad entrambi gli sposi è quello di rispondere in maniera affermativa alla domanda del Sacerdote che chiede loro
"di crescere i figli secondo la religione cattolica".
9- La musica in Chiesa
Non date per scontato di poter suonare in Chiesa la musica che più desiderate.
Esistono delle regole ben precise anche sulla tipologia di musica da scegliere durante la cerimonia. Anche in questo caso la figura del Sacerdote e la sua flessibilità nell'applicarle può fare la differenza. Alcuni Parroci sono più inflessibili e non permettono alcuna deroga nella scelta musicale, diversamente da altri che sono più elastici e aperti nei confronti degli sposi.
In conclusione, vi consigliamo quindi di non dare per scontato nulla e sopratutto informatevi e chiedete al vostro Sacerdote. Ogni Parroco ha una propria visione ed opinione e interpreta il protocollo religioso dal suo punto di vista. Chiedete quindi la risposta ai vostri dubbi a chi dovrà officiare la vostra Cerimonia.
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