Differenza tra comunione o separazione dei beni: Pro e contro

 Pubblicato: Nov 2, 2015
 Autore: Redazione Matrimony.it

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Cari futuri sposi, siete alle prese con la difficile organizzazione del vostro matrimonio? State affrontando la spinosa questione della lista degli invitati, avete già scelto i musicisti per il vostro matrimonio, tuttavia vi mancano ancora fotografi, fioristi location e tanto altro? State nel panico completo e avete in mente di mettere tutto nelle mani sapienti di una wedding planner? Se le cose stanno così, non c'è da preoccuparsi, è normale, fa parte del gioco. Per procedere nel migliore dei modi resettiamo tutto e iniziamo a fare chiarezza  pensando una cosa alla volta, una soluzione da non sottovalutare potrebbe essere crearsi  un cronoprogramma e seguirlo scrupolosamente. Nell'organizzazione di un matrimonio, tra le mille cose alle quali bisogna pensare, ce ne sono alcune davvero prioritarie che potrebbero essere davvero determinanti per il vostro futuro matrimoniale, una di queste è decidere il regime patrimoniale per la famiglia che state creando; vediamo nei minimi particolari di che cosa si tratta, che alternative esistono e come agire per tutelare al meglio gli interessi della coppia:
 
Cosa dice la legge italiana?

La legge italiana prevede due diverse modalità di gestione dei beni patrimoniali, tuttavia gli sposi hanno la facoltà di decidere al momento della preparazione dei documenti per il matrimonio quale regime scegliere, conseguentemente la modalità scelta verrà notificata nell'atto di matrimonio. In realtà una di queste due modalità scatta in modo del tutto automatico, stiamo parlando della comunione dei beni , quindi se si vuole optare per la separazione dei beni dovrà essere esplicitamente comunicato dagli sposi stessi.

Comunione dei beni:

Questo regime patrimoniale è quello che viene applicato in automatico se non vengono date esplicite indicazioni, vediamo nel dettaglio cosa prevede: nel caso si opti per la comunione dei beni tutti i beni che sono stati acquistati dopo il matrimonio, sia che si tratti di una scelta fatta da entrambi i coniugi, sia che invece si tratti di una scelta fatta da un coniuge soltanto, appartengono allo sposo e alla sposa al 50%. Attenzione, stiamo parlando solo dei beni acquistati. I beni ricevuti in eredità o donati, quelli ad uso strettamente personale oppure lavorativo e i compensi che sono stati ottenuti a seguito di danni subiti non rientrano infatti nella comunione dei beni. Un altro aspetto importante da affrontare è quello di eventuali debiti contratti dopo le nozze: optando per la comunione dei bene anche i debiti contratti successivamente da uno dei coniugi o da tutti e due saranno parte del patrimonio comune.

La separazione dei beni:

Questa modalità, come detto precedentemente, deve  essere dichiarata esplicitamente prima delle nozze. Scegliendo questa modalità tutti i beni rimangono anche dopo le nozze di esclusiva proprietà e gestione amministrativa dell'uno oppure dell'altro coniuge, ovviamente rimangono intatti i diritti di successione.
A prima vista la comunione dei beni può sembrare la via più giusta da percorrere, molti sposi infatti credono che optare per la separazione voglia dire non provare fiducia nei confronti dell'altro e avere paura che possa avvenire un divorzio, quasi insomma come se si trattasse di un accordo pre - matrimoniale. In realtà non è affatto così, la separazione dei beni è una scelta più che legittima in molte situazioni. Un esempio su tutti è sicuramente il caso di due coniugi che sono liberi professionisti, con la separazione dei beni saranno maggiormente tutelati nel caso uno dei due avesse problemi finanziari.
La scelta della separazione o comunione dei beni si dovrà effettuare sia durante il rito civile che durante la cerimonia religiosa e nello specifico andrà formalizzata sull'atto di matrimonio alla fine della cerimonia stessa. Se non verrà effettuata nessuna scelta in automatico il regime patrimoniale adottato sarà, come abbiamo ripetuto più volte quello della comunione dei beni.

Come decidere quale regime patrimoniale scegliere?

Innanzitutto, regola valida sempre, evitate di fare le cose di fretta, parlatene con calma tra di voi e, se possibile, fatevi consigliare magari da un avvocato esperto che conosca nel dettaglio la vostra situazione patrimoniale e lavorativa: evitate consigli di amici e parenti, queste sono decisioni molto delicate che possono influire sulla vostra serenità futura. Una volta presa la decisione avrete una cosa in meno alla quale pensare e vi potrete concentrare esclusivamente su altri aspetti fondamentali nell'organizzazione del  del matrimonio.

Il consulente risponde:

Quando è più conveniente la separazione dei beni?

Uno dei casi tipici che porta le coppie ad optare per la separazione dei beni è quando uno dei due coniugi, magari  avendo un lavoro da libero professionista, è più esposto a rischi sul patrimonio

Posso modificare un regime patrimoniale dopo il matrimonio?

Certamente si, è possibile farlo , per modificare il regime patrimoniale successivamente alle nozze bisognerà formalizzarlo in atto pubblico attraverso la presenza di un notaio.

Quali sono i beni con non rientrano nella comunione dei beni?

Cari sposi, i beni che non rientrano in questo regime patrimoniale sono quelli ad esclusivo uso personale: abbigliamento, oggetti e accessori utilizzati per pratiche strettamente personali.

Dove viene scritto il regime patrimoniale scelto?

Viene notificato nell'atto di matrimonio.

Se ho acquistato un appartamento prima del matrimonio e al momento del matrimonio opto per la comunione dei beni l'appartamento sarà di ambedue i coniugi?

Assolutamente no, i beni acquistati prima del matrimonio restano di esclusiva proprietà di colui che li ha acquistati.

Quali sono gli articoli che determinano i diritti e i doveri dei coniugi?

Gli articoli in questione sono gli articoli 143, 144, e 147 del codice civile. Premettiamo che dei doveri e diritti dei coniugi ne parla anche la costituzione italiana nell'articolo 29 la Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio”. I seguenti articoli dovranno essere letti sia in caso di matrimonio civile che religioso, successivamente alla lettura verrà compilato e firmato - da sposi e testimoni - l'atto di matrimonio.

Di seguito ecco un sintetico riepilogo degli articoli:

articolo num 143 - diritti e doveri dei coniugi
articolo num 144 - indirizzo della vita familiare e residenza della famiglia
articolo num 147 - dovero verso i figli 

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